La malattia parodontale è chiamata così perché le gengive sono parte di una struttura più complessa, il Parodonto, che è formato da osso, fibre connettivali (il legamento parodontale) e dal cemento delle radici dei denti. La malattia parodontale è nella maggior parte dei casi una infezione batterica che può portare, se non curata, alla distruzione della struttura che tiene il dente fisso dentro l’osso (il parodonto) e quindi alla perdita dei denti. Se la causa principale della insorgenza della malattia parodontale è l’accumulo dei batteri, presenti nella bocca, sulle superfici dei denti (la Placca batterica ) ci sono altri fattori che possono influire sulla salute dei nostri denti e delle nostre gengive. Più facilmente possono andare incontro a disturbi gengivali le persone che fumano e/o che sono sottoposte a stress, o persone che sono affette da diabete o da altre malattie in grado di ridurre le difese dell’organismo. Anche alcuni farmaci possono incidere!
Le malattie delle gengive.
Quelle più comuni vengono distinte in due grossi gruppi:
1. Gengivite
sono frequentissime e circa il 90% di noi ne soffre in modo più o meno avanzato. Sono dovute, quasi sempre,all’accumulo eccessivo dei batteri sulle superfici dei denti, che provoca l’infezione del margine gengivale, e di conseguenza il suo rigonfiamento e un certo arrossamento. Il sanguinamento della gengiva quando spazzoliamo i denti è spesso l’unico sintomo evidente della gengivite perché solo in situazioni particolari può dare dolori, febbre, ecc.
2. Parodontite
E’ tra le malattie più diffuse al mondo. Spesso indicata con il termine piorrea, un termine però non corretto. La sua causa è quasi sempre l’accumulo della placca batterica sulla superficie dei denti, che causa una infezione che non solo raggiunge il margine della gengiva, ma anche i tessuti più profondi, cioè l’osso, il legamento parodontale e il cemento della radice. Il risultato è la distruzione dei tessuti che tengono il dente fisso nel suo alloggiamento, fino a quando, con il passare degli anni, la distruzione arriva ad un punto tale che i denti non sono più contenuti nel loro alloggiamento osseo, cominciano a muoversi ed infine possono anche cadere spontaneamente. Anche in questo caso non ci si accorge di nulla.
Sintomi come il sanguinamento delle gengive o una dolenzia diffusa, devono metterci in allarme, ma non sempre sono presenti o sono talmente lievi da essere facilmente trascurati. Inoltre la distruzione dei tessuti di sostegno del dente, determina l’approfondimento della Tasca Parodontale , cioè lo spazio esistente tra la radice del dente e la gengiva.
Quando questo spazio (che in situazioni di salute non è più profondo di 2-3 mm) aumenta si crea lo spazio per una maggiore quantità di batteri, che oltretutto non vengono più disturbati dalle comuni azioni di igiene orale che quotidianamente effettuiamo quando ci laviamo i denti. In questo modo la distruzione dei tessuti di sostegno del dente procede nel tempo. Chiunque nel corso della sua vita può soffrire di parodontite, anche gli adolescenti. Il decorso può essere più o meno rapido secondo la gravità della malattia stessa.
Cure per le malattie delle gengive.
Sia la gengivite che la parodontite sono malattie che riconoscono come causa principale una infezione. La presenza continua di batteri sui nostri denti è la condizione essenziale perché si manifestino le infiammazioni gengivali e una eventuale distruzione dei tessuti di sostegno del dente.
Per curarle è necessario, ovviamente, rimuoverne la causa, ovvero la placca batterica ed evitare, con una corretta igiene orale, che questi batteri possano di nuovo accumularsi sulla superficie dei denti e determinare una nuova infiammazione dei tessuti. Altri fattori possono predisporre o velocizzare l’insorgenza della malattia: Stress, fumo e diabete, ma anche la predisposizione genetica, vanno, per quanto possibile, controllati. Dopo aver effettuato una corretta diagnosi il dentista metterà in atto una terapia idonea, che varia dal tipo di malattia e da quanto questa sia progredita.
Per le gengiviti o per parodontiti di modesta entità basterà l’eliminazione dei depositi di placca e tartaro presenti sui denti, sia sopra che sotto il bordo gengivale, cioè nelle cosiddette tasche, rendendo lisce le radici dei denti.
Per parodontiti più serie, a volte, questo tipo di trattamento può essere seguito da piccoli interventi chirurgici, che mirano ad eliminare l’infezione e l’infiammazione dei tessuti anche nelle tasche parodontali più difficili e profonde. In alcuni casi si cercherà di ricostruire i tessuti che sono andati persi mentre in altri casi ancora l’intervento chirurgico servirà a rendere idoneo il dente a ricevere una protesi. Infine, quando uno o più elementi dentari sono già andati perduti, può essere proposto di ricorrere all’implantologia per la loro sostituzione.